Sono disponibili pochi dati per guidare la scelta tra trattamento precoce con pressione positiva continua all’interno delle vie aeree ( CPAP ) e trattamento precoce con surfattante come supporto iniziale per neonato con peso alla nascita estremamente basso.
È stato condotto uno studio randomizzato e multicentrico che ha coinvolto bambini nati tra 24 settimane e 0 giorni di gestazione e 27 settimane e 6 giorni.
I neonati sono stati assegnati in maniera casuale a intubazione e trattamento con surfattante ( entro 1 ora dalla nascita ) o a trattamento CPAP iniziato in sala parto, con il successivo utilizzo di una strategia di ventilazione limitata.
I neonati sono stati inoltre assegnati a uno dei due intervalli target di saturazione di ossigeno.
L’esito primario era la mortalità o la displasia broncopolmonare definita come richiesta di ossigeno supplementare a 36 settimane ( con il tentativo di sospendere l’ossigeno supplementare nei neonati che avevano ricevuto meno del 30% di ossigeno ).
Sono stati arruolati nello studio 1316 bambini.
I tassi di esito primario non hanno mostrato differenze significative tra il gruppo CPAP e quello surfattante ( 47.8% e 51.0%, rispettivamente; rischio relativo con CPAP, 0.95 ) dopo aggiustamento per età gestazionale, centro di cura e clustering familiare.
Sono emersi risultati simili quando la displasia broncopolmonare è stata definita in accordo al bisogno di una qualunque supplementazione di ossigeno a 36 settimane ( tassi di esito primario, 48.7% e 54.1%, rispettivamente; rischio relativo con CPAP, 0.91 ).
I bambini trattati con CPAP, rispetto a quelli che hanno ricevuto trattamento con surfattante hanno mostrato richieste meno frequenti di intubazione o corticosteroidi post-natali per displasia broncopolmonare ( P minore di 0.001 ), hanno richiesto meno giorni di ventilazione meccanica ( P=0.03 ) e hanno mostrato maggiore probabilità di essere vivi e liberi dalla necessità di ventilazione meccanica per 7 giorni ( P=0.01 ).
I tassi di altri esiti neonatali avversi non hanno mostrato differenze significative tra i due gruppi.
In conclusione, i risultati di questo studio supportano l’idea di utilizzare la pressione positiva continua all’interno delle vie aeree come alternativa alll’incubazione in bambini prematuri. ( Xagena2010 )
SUPPORT Study Group of the Eunice Kennedy Shriver NICHD Neonatal Research Network, N Engl J Med 2010; 362: 1970-1979
Pneumo2010 Pedia2010