La gestione dei pazienti a basso rischio che si presentano al Pronto Soccorso è un problema clinico impegnativo e comune, che riguarda 8.000.000 di visite ogni anno.
Sebbene la maggioranza di questi pazienti non sia in pericolo di vita, il medico deve distinguere tra coloro che hanno urgente bisogno di trattamento per un problema grave e i soggetti con presentazioni più benigne, che non necessitano di ricovero.
Una superficiale dimissione dal Pronto Soccorso dei pazienti con sindrome coronarica acuta è associata a un aumento della mortalità e a predisposizione, mentre un’inopportuna ammissione di pazienti senza gravi malattie non è né indicata né conveniente.
Il giudizio clinico e gli strumenti clinici di base ( anamnesi, esame fisico, elettrocardiogramma ) rimangono essenziali per rispondere a questa sfida e permettere l'identificazione precoce dei pazienti a basso rischio con dolore toracico. Inoltre, metodi diagnostici consolidati e più nuovi hanno esteso le capacità diagnostiche dei medici in questo ambito.
I pazienti a basso rischio che si presentano con dolore toracico sono sempre più frequentemente gestiti nelle Unità per il Dolore Toracico in cui si eseguono protocolli diagnostici accelerati, che comprendono elettrocardiogrammi seriali e marcatori di danno cardiaco, per escludere una sindrome coronarica acuta.
I pazienti con risultati negativi di solito completano il protocollo diagnostico accelerato con un test di conferma per escludere l’ischemia. Si tratta generalmente di una prova di esercizio su un tapis roulant o di uno studio di imaging cardiaco, qualora il test su tapis roulant non sia applicabile.
Le tecniche di imaging di perfusione miocardica a riposo hanno assunto un ruolo importante in questo ambito. L’angiografia coronarica con tomografia computerizzata ha fornito risultati promettenti in questo tipo di indagine diagnostica.
Una valutazione diagnostica negativa con protocollo accelerato autorizza alla dimissione del paziente, mentre i soggetti con risultati positivi sono ammessi al ricovero. Questo approccio ha dimostrato di essere sicuro, accurato e conveniente nei pazienti con dolore toracico e a basso rischio. ( Xagena2010 )
Amsterdam EA et al, Circulation 2010; 122: 1756-1776
Cardio2010