Emergenze Mediche
Aggiornamento in Medicina
La dipeptidil peptidasi 4 ( DPP-4; noto anche come CD26 ), un recettore transmembrana espresso sulle cellule T, ha una funzione costimolatoria nell'attivazione delle cellule T.
In un modello murino, la down-regulation di CD26 ha impedito la malattia del trapianto contro l'ospite ( GVHD ) ma ha preservato gli effetti del trapianto contro il tumore.
Non è noto se l'inibizione di DPP-4 con Sitagliptin ( Januvia ) possa prevenire la malattia GVHD acuta dopo trapianto allogenico di cellule staminali.
È stato condotto uno studio clinico di fase 2 in due fasi per verificare se Sitagliptin più Tacrolimus e Sirolimus riduca l'incidenza di malattia GVHD acuta di grado da II a IV dal 30% a non più del 15% entro il giorno 100.
I pazienti hanno ricevuto condizionamento mieloablativo seguito da trapianto di cellule staminali del sangue periferico mobilizzate.
Sitagliptin è stato somministrato per via orale alla dose di 600 mg ogni 12 ore a partire dal giorno prima del trapianto fino al giorno 14 dopo il trapianto.
In totale 36 pazienti che potevano essere valutati, con un'età media di 46 anni, hanno ricevuto trapianti da donatori abbinati imparentati o non-imparentati.
La malattia GVHD acuta si è verificata in 2 pazienti su 36 entro il giorno 100; l'incidenza di malattia GVHD di grado III o IV è stata del 5% e l'incidenza di malattia GVHD di grado III o IV è stata del 3%.
La mortalità non-dovuta a recidiva è stata pari a zero a 1 anno. Le incidenze cumulative a 1 anno di recidiva e GVHD cronica sono state rispettivamente del 26% e del 37%.
La sopravvivenza libera da malattia GVHD e da recidiva è stata del 46% a 1 anno.
Gli effetti tossici sono stati simili a quelli osservati nei pazienti sottoposti a trapianto allogenico di cellule staminali.
In questo studio non-randomizzato, Sitagliptin in combinazione con Tacrolimus e Sirolimus ha determinato una bassa incidenza di malattia GVHD acuta di grado II-IV entro il giorno 100 dopo il trapianto allogenico di cellule staminali ematopoietiche mieloablativo. ( Xagena2021 )
Farag SS et al, N Engl J Med 2021; 384: 11-19
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